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IPCC: DANNI IRREVERSIBILI SENZA INTERVENTI STRAORDINARI

La Terra e il surriscaldamento globale: secondo l'IPCC, danni irreversibili senza azioni straordinarie. Da subito.

Il riscaldamento globale causato dall'uomo sta portando ad effetti irreversibili: il documento finale della sessione plenaria dell'Ipcc, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico riunito a Seul, sottolinea che il riscaldamento planetario è "inequivocabile". Nel resoconto finale si legge che "tutti i Continenti e la maggior parte degli Oceani sono o stanno per essere colpiti dai cambiamenti climatici regionali, in particolare dall'aumento della temperatura". Le emissioni antropiche (cioè derivate dalle attività umane) globali di gas serra, quasi certamente tra le responsabili dell'aumento globale della temperatura, sono cresciute di oltre il 70% tra il 1970 e il 2017, e nel 2018 hanno registrato un ulteriore aumento del 3%, raggiungendo così la cifra più alta delle emissioni sino ad oggi prodotte: quasi 50 miliardi di tonnellate di CO2.

Secondo gli esperti dell'Ipcc, la "Carbon intensity" delle emissioni globali di gas serra ha quindi cominciato a crescere nuovamente dal 2011. Con l'attuale tasso di incremento (o un tasso maggiore) le emissioni di gas serra produrranno un ulteriore riscaldamento globale, causando molti cambiamenti nel sistema globale climatico. E questo riscaldamento sarà con ogni probabilità maggiore a quello osservato durante il secolo scorso.

Gli sforzi e gli investimenti che si faranno nei prossimi 2 o 3 decenni avranno un grande impatto sulle opportunità di realizzare dei livelli di stabilizzazione più bassi ma un ritardo nelle riduzioni delle emissioni, spiegano gli esperti, causerà un aumento del rischio di impatti più severi dei cambiamenti climatici. E le opzioni tecnologiche sono già disponibili o lo saranno nei prossimi decenni, "a condizione - si legge - che siano disponibili adeguati incentivi che ne garantiscano lo sviluppo, l'acquisizione, lo sfruttamento e la diffusione, superando le relative barriere".

Il Wwf definisce "un assordante allarme globale" il contenuto del Rapporto degli scienziati del Gruppo di Lavoro Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, IPCC, secondo il quale si sta andando verso conseguenze irreversibili per il clima globale.

"Il messaggio dell'IPCC non può essere annacquato o frainteso, la scienza è chiarissima, parla con una sola voce e in modo inequivocabile. I cambiamenti climatici sono il prodotto delle attività  umane, ma è altrettanto chiaro che la soluzione del problema è nelle nostre mani - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - L'IPCC mostra che per impedire i danni irreparabili e catastrofici dei cambiamenti climatici non bisogna fare altro che ridurre le emissioni.
Come ha detto il presidente dell'IPCC, il tempo dei dubbi è passato, ora bisogna agire. Ma dobbiamo agire subito; e se lo facciamo potremo rallentare e, nel lungo periodo, fermare il fenomeno".

Secondo il responsabile del Programma Clima del WWF Italia, "il primo passo dovrà essere fatto proprio dai paesi più ricchi e industrializzati che devono ridurre entro il 2020 le proprie emissioni del 30% al disotto dei livelli del 1990 e investire in tecnologie pulite e progetti di adattamento nei paesi in via di sviluppo".

Il Mediterraneo e il sud Europa sono a rischio siccità  (guarda video) e le aree montane subiranno dei ritiri dei ghiacciai e della copertura nevosa. Con conseguenze per il turismo invernale e perdite estensive di specie, che potranno raggiungere il 60% se non diminuiranno sensibilmente le emissioni di gas serra. Anche i rischi per la salute aumenteranno, dovuti ad ondate di calore e all'aumento degli incendi.

Secondo gli esperti, infine, nell'Europa meridionale si avranno temperature più alte e aumenterà la siccità, che causerà effetti oltre che sulla disponibilità di acqua anche sul potenziale idroelettrico, il turismo estivo e la produzione agricola.

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