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COS'È E COME FUNZIONA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: I DATI IN ITALIA

In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo come gestirli: eppure la Terra e l'intero ecosistema hanno da sempre provveduto a smaltire in modo naturale i resti prodotti, in un processo di assorbimento integrato ed indispensabile alla sopravvivenza del sistema stesso: in altre parole, l'Ambiente da sempre utilizza ciò che ha terminato il ciclo di vita a favore di nuova vita, un circolo virtuoso dal quale dobbiamo imparare ma soprattutto imitare.
 

In Natura il concetto di rifiuto non esiste.
 

Tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo, e questo è quello che dobbiamo fare: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.
Fino a che ciò non sarà possibile, abituiamoci a valorizzare anziché gettare i rifiuti che produciamo. Dobbiamo imparare a considerarli una risorsa.

 

La soluzione è innanzitutto cercare di produrne il meno possibile (meno imballaggi, utilizzo di materiali naturali, messa al bando di prodotti inutili e usa e getta) e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare quello che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi l'unico modo sostenibile di smaltire i nostri rifiuti.

 

Il riciclo nasce per fini ambientali ma ha anche effetti collaterali positivi e crea valore per la comunità, perchè i suoi effetti producono non solo un miglioramento all'Ambiente e quindi alla qualità della vita, ma anche lavoro ad una lunga filiera.

 

Dagli ultimi dati disponibili (2023) del Rapporto Report Ispra (qui il documento integrale), risulta un quadro nazionale frammentato ma, seppur con qualche criticità, abbastanza positivo soprattutto al nord, con una produzione di rifiuti pro-capite che si attesta sui 494 kg per abitante, in flessione dell'1,8%rispetto all'anno precedente.

 

La percentuale media nazionale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 65,2%, ulteriormante in crescita rispetto all'anno precedente di 1,2 punti percentuali.

I livelli più alti di produzione di rifiuti urbani si rilevano in Emilia-Romagna (2.803.812 tonnellate), Lombardia (4.617.814 tonnellate), Campania (2.613.566 tonnellate) e Lazio (2.861.424 tonnellate). Il Molise (108.581 tonnellate) e la Valle d'Aosta (75.746 tonnellate), invece, sono le regioni in cui se ne producono di meno.

 

La frequenza della raccolta differenziata dei rifiuti urbani varia sul territorio: livelli più elevati si registrano nel Veneto (76,2%), in Sardegna (75,9%), Trentino Alto Adige (74,7%), Emilia Romagna (74%), Lombardia (73,2%) e nelle Marche (72%).

Quasi il 69% dei comuni del campione, che rappresenta il 97,7% dei comuni italiani, ha conseguito nel 2022 una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%.

Scarica l'ultimo Report Rifiuti disponibile (Rapporto Rifiuti Urbani Ispra 2023)

Scopri e impara le varie tipologie di rifiuti per una corretta raccolta differenziata
 

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