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Katowice 2018: più passi indietro che avanti.

Senza una visione condivisa difficile raggiungere l'obiettivo Parigi 2015.



Cop24 2018


Nulla. A tanto sono serviti gli allarmi lanciati dall’intera comunità scientifica internazionale, unanimemente impegnata nel tentativo di far comprendere ai Governi la gravità della situazione ambientale legata ai cambiamenti climatici.


Questo è purtroppo quanto emerge al termine di COP24, a Katowice, dove addirittura si è formato una sorte di fronte politico, un cartello tra nazioni, che arriva a negare l’esistenza del problema surriscaldamento globale e che di fatto ha impedito un risultato in linea con gli allarmi degli scienziati.

L’ennesima conferenza ricca di buoni propositi ai quali però, quasi sempre, seguono pochi e troppo timidi fatti. Oggi, persino passi indietro.

Usa, Russia e Brasile, ma anche Arabia Saudita e Kuwait hanno costretto i 196 Paesi firmatari a raggiungere il solito compromesso che non accontenta mai l’Ambiente.

Gli impegni finora presi dai vari Governi non sono sufficienti, perché secondo le stime unanimemente evidenziate dagli scienziati di tutto il mondo porterebbero a un aumento della temperatura globale di oltre tre gradi, il doppio rispetto all’incremento massimo concordato a Parigi.


Ma il vero problema è che manca una volontà collettiva, uno sforzo comune realmente condiviso e concretamente controllato, senza il quale gli impegni sottoscritti di progressiva diminuzione delle emissioni diventano azioni unilaterali (o non azioni) che non portano a nulla.


Secondo il Wwf , “i Governi rappresentanti i 196 Paesi ONU hanno fatto progressi, ma ciò che abbiamo visto in Polonia è una fondamentale mancanza di comprensione dell'attuale crisi. La posizione negazionista degli Stati Uniti, che incredibilmente contestano l’ultimo rapporto degli scienziati dell’Ipcc (secondo cui abbiamo dai 12 ai 20 anni per mettere in atto misure eccezionali per evitare una catastrofe climatica), fa perdere alla battaglia per la salvaguardia del clima perde le caratteristiche di un impegno condiviso a livello planetario.


Katowice, 17 dicembre 2018.


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