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Riscaldamento globale e invecchiamento: ondate di caldo estremo impattano negativamente sull'età biologica.

  • Educambiente.tv
  • 2 mag
  • Tempo di lettura: 1 min

Il riscaldamento globale, del quale gli effetti negativi sull’ambiente sono ben noti e dimostrati, determina anche un’incidenza negativa sulla salute umana sotto vari aspetti.


Uno di questi riguarderebbe in particolare, secondo uno studio (qui) pubblicato su Science Advances, la popolazione anziana.


Lo studio, che ha coinvolto oltre 3.600 adulti, ha evidenziato come l’esposizione prolungata al caldo eccessivo sia associata ad una accelerazione dell’invecchiamento epigenetico: in pratica, chi vive in zone caratterizzate da ondate di calore estremo sembrerebbe mostrare un’età biologica maggiore rispetto a chi vive in luoghi più freschi.


Come si è arrivati a questa conclusione? Confrontando i marcatori epigenetici presenti nel sangue degli adulti più anziani con i dati sulle temperature nei relativi luoghi di residenza: il risultato è che dove le temperature sono frequentemente alte, le età biologiche risultano anche di 1 anno superiori alla media.


Questo studio, oltre a mettere in luce uno dei tanti effetti negativi del riscaldamento globale, apre anche nuovi scenari sull’impatto che gli stessi andranno a determinare su prevenzione e gestione delle emergenze climatiche in un quadro di salute pubblica.




 
 
 

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