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CO2 quasi ai livelli del Pliocene, quando la Terra era un pianeta interamente tropicale...

La presenza di CO2 in atmosfera ha raggiunto livelli che non si vedevano da 5,3 milioni di anni.

É in sintesi quanto sostengono i ricercatori su clima e paleoclima dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Trieste.

In un’intervista rilasciata al fattoquotidiano.it, i ricercatori hanno mostrato un grafico, pubblicato su Science da un gruppo di climatologi di Harvard e della Oregon State University, che non lascia adito a dubbi: un grafico in scala che evidenzia la drammatica impennata delle temperature medie terrestri negli ultimi 150 anni.

Secondo gli esperti, a preoccupare maggiormente è il picco finale del grafico, che ci dice che la temperatura è aumentata di 1 grado centigrado nel giro di un secolo, mentre la Terra era abituata a subire cambiamenti climatici molto graduali, nell’arco di millenni e comunque contenuti in pochi decimi di grado.

Grazie alla tecnologia geologica, gli scienziati riescono a determinare le temperature degli ultimi 12.000 anni mediante la carotatura del terreno a grandi profondità, soprattutto nelle calotte polari e artiche, perché il ghiaccio conserva le tracce delle concentrazioni medie di CO2 nell’ambiente.

Si è scoperto che nell’ultimo secolo, la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera è stata 100 volte più veloce rispetto agli ultimi 800.000 anni.

Un aumento che ha stravolto bruscamente il naturale modificarsi delle temperature e causato gli attuali cambiamenti climatici: su questo aspetto, la comunità scientifica internazionale è pressoché unanime.

Ma a chi sostiene che in fin dei conti le temperature sulla Terra hanno sempre subito dei cambiamenti, cosa rispondono gli scienziati?

Rispondono che dall’inizio del Pliocene (5,3 milioni di anni fa) non era mai accaduto di registrare valori di CO2 così elevati come negli ultimi 150 anni.

In quel periodo , la concentrazione in parti per milione di CO2 era pari a 500: oggi, abbiamo di molto superato le 400 parti per milione (+46% rispetto all’era pre-industriale), e stiamo pericolosamente avvicinandoci alle stesse concentrazioni di un periodo in cui, però, la Terra era un pianeta interamente tropicale, e dalle nostre parti abitavano leoni ed ippopotami…

Stop combustibili fossili! Fai la tua parte!



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