Giornata Mondiale del Riciclo e l'importanza della settima risorsa naturale: le materie seconde.
- Educambiente.tv
- 18 mar
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Oggi 18 marzo 2025 è il Global Recycling Day, la Giornata mondiale del riciclo fissata dall’ONU.
È un appuntamento pensato per sensibilizzare cittadini ed imprese sull’importanza del riciclo e dell’utilizzo di materie seconde per l’approvvigionamento energetico accanto alle tradizionali forme di energia (acqua, aria, gas, carbone, minerali e petrolio).
Secondo l’ONU, le materie riciclate possono e devono essere considerate la settima risorsa, alla luce della sempre più limitata disponibilità di alcune fonti come minerali, petrolio e gas: secondo l’ultimo Global Resources Outlook, il ritmo al quale vengono consumate queste risorse ha superato nel 2024 i 106 miliardi di tonnellate. Un peso insostenibile per il pianeta, responsabile di oltre il 55% delle emissioni climalteranti.
Perché il riciclo è di fondamentale importanza? Perché garantisce consumi energetici ridotti e conseguentemente minori emissioni, minori estrazioni e conseguentemente minor impatto sull’ambiente e gli ecosistemi e, aspetto economicamente rilevante, maggiore autonomia e resilienza delle catene di approvvigionamento.
L’utilizzo di materie seconde determina oggi il taglio di 700 milioni di tonnellate di CO2, con un trend che potrebbe far giungere al miliardo di tonnellate di CO2 entro il 2030, con enormi benefici ambientali ed economici, stimati in oltre 400 miliardi di dollari l’anno di contributo al PIL mondiale.
L’UE vuole essere protagonista di questo percorso virtuoso e candidarsi a leader globale dell’economia circolare entro il 2030: per centrare l’obiettivo, sarà necessario portare il tasso di uso circolare vicino al 25%, in modo che almeno un quarto del materiale prodotto nel vecchio continente provenga dal riciclo. Un percorso tutt’altro che semplice, ma realistico.
Il nostro Paese, certamente non ricco di materie prime, è tra i protagonisti virtuosi dell’economia circolare, con un tasso di utilizzo circolare delle risorse del 20,8%, quindi perfettamente in linea con gli obiettivi UE al 2030, con eccellenze nel comparto siderurgico e cartario e nelle filiere del riciclo organico e del packaging.
Ma per ottenere un risultato omogeneo a livello europeo, bisognerà soprattutto spingere sulla domanda di materia riciclata e su incentivi che mirino ad azzerare il gap tra prezzi delle materie vergini e prezzi di materie riciclate a tutto vantaggio dell’ambiente e quindi della nostra qualità di vita.

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