Il riciclo dei rifiuti in Italia: tra luci ed ombre.

Sebbene in aumento (52,3% nel 2024), in Italia emerge un gap tra il tasso di raccolta e quello di riciclo: è quanto emerge dal dossier sui rifiuti urbani, presentato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Per quanto riguarda il riciclo degli imballaggi, nel 2024 anche la plastica ha superato il target del 50% previsto per il 2025, ma i prossimi obiettivi sono ambiziosi e piuttosto lontani, con il nostro Paese che si trova a fare i conti con diversi problemi legati alla gestione dei rifiuti, tra cui il blocco degli impianti di riciclo. Qui gli ultimi aggiornamenti.

Ispra mette in luce anche un altro problema, quello delle discariche: considerando anche i rifiuti urbani inceneriti, destinati poi alle discariche, in questi siti arrivano il 15,5% dei rifiuti urbani prodotti.

Appare quindi arduo l’obiettivo chiave del 10% entro il 2030 e, dal 2035, il divieto di smaltimento in discarica di rifiuti idonei per il riciclo o ad altro tipo di recupero.

Tra l'altro l’Italia, come certificato dalla Commissione Europea nel Quarto Environmental Implementation Review (qui), ha già sborsato 270 milioni di euro per la mancata bonifica delle proprie discariche.