Secondo il rapporto pubblicato da un gruppo di organizzazioni mondiali che studiano il clima tra cui WMO, Copernicus, Met Office e NASA, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato e il primo a superare la soglia di 1,5°C di temperatura media globale rispetto all’era pre-industriale.
Il 2024 è stato inoltre segnato da una significativa riduzione dell’estensione delle calotte di ghiaccio attorno all’Antartide e all’Artico e dall’aumento dei livelli di CO2 e metano in atmosfera.
Anche per il nostro Paese, con un incremento del 485% rispetto al 2014, il 2024 è stato un anno da record: sono stati 351 gli eventi meteorologici estremi registrati in Italia tra siccità, alluvioni e temperature roventi.
Un dato allarmante che conferma come l’Italia sia una delle nazioni europee più vulnerabili alla crisi climatica. Questi fenomeni, sempre più intensi e frequenti, stanno mettendo a dura prova la resilienza di un territorio già fragile dal punto di vista idrogeologico, causando gravi danni a infrastrutture ed ecosistemi, oltre a serie ripercussioni sulla vita delle persone.
Se vogliamo mitigare questi effetti, dobbiamo abbandonare il più velocemente possibile l'utilizzo dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili: secondo il rapporto Greenpeace "Quanto costa all'Italia la crisi climatica?", tra il 2013 e il 2020 le nostre Regioni hanno riportato oltre 22 miliardi di euro di danni causati da eventi estremi come frane e alluvioni.
Intanto, anche tu puoi fare la tua parte.

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