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In vigore il D.L. 175/2025 sul Piano Transizione 5.0 e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

  • Educambiente.tv
  • 28 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min

È entrato in vigore, il 22 novembre, il nuovo decreto legge che introduce misure urgenti per il Piano Transizione 5.0 e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Tra le novità: semplificazione delle procedure per individuare le aree idonee agli impianti FER, accelerazione della transizione energetica e nuove norme per la tutela ambientale.


Il decreto introduce misure urgenti per incentivare gli investimenti e accelerare la transizione energetica italiana, con particolare attenzione alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Uno dei punti chiave riguarda il credito d’imposta, che favorisce le imprese che investono in tecnologie e beni strumentali per ridurre i consumi energetici, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).


Una delle novità di rilievo riguarda la modifica del Testo Unico sulle Rinnovabili (DLgs 25 novembre 2024, n. 190). Il decreto stabilisce precisamente le aree idonee a ospitare impianti da fonti rinnovabili, sia sulla terraferma che in mare, puntando a ottimizzare l’uso del territorio e a evitare conflitti con beni culturali o ambientali. Sono stati istituiti anche regimi amministrativi semplificati e piattaforme digitali per semplificare le autorizzazioni e la pianificazione degli impianti.


Un elemento interessante riguarda la definizione di "impianto agrivoltaico", che permette di integrare attività agricole e produzione energetica fotovoltaica, preservando la continuità agricola e bovina, grazie a sistemi di rotazione dei moduli e tecnologie di agricoltura digitale. Questo approccio favorisce la compatibilità tra sviluppo energetico e tutela del territorio.

Il decreto prevede anche un incremento delle risorse stanziate, con 250 milioni di euro per il 2025, destinati alla promozione di investimenti sostenibili e all'incentivazione di impianti rinnovabili, oltre alla possibilità di accordi tra regioni per potenziare gli obiettivi di potenza installata al 2030. Particolare attenzione è rivolta alla tutela del patrimonio culturale, paesaggistico, e alle aree di pregio ambientale.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, dovrà essere convertito in legge dalle Camere entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo processo prevederà eventuali modifiche, ma comunque manterrà il suo impianto di incentivazione e semplificazione, con un occhio di riguardo all’impatto ambientale e alle nuove tecnologie energetiche.

Questo decreto è un passo strategico importante che mira a consolidare e accelerare la rivoluzione verde in Italia, favorendo investimenti, innovazione tecnologica e gestione sostenibile del territorio. Per approfondire, puoi consultare il testo ufficiale completo sulla Gazzetta Ufficiale.

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